Nonostante sia vicino a dove abito, da quando esiste non ero ancora mai stata all’Outlet di Barberino… questa settimana ho colmato la lacuna, andando al famigerato Outlet mugellano con un’amica.
Abbiamo fatto la partenza intelligente, evitando il weekend e il pomeriggio a causa della folla, e partendo la mattina presto per dribblare il solito ingorgo in autostrada all’altezza di Scandicci. Non avevamo calcolato che in Mugello la mattina fa freddissimo e c’è la nebbia solida…
Comunque siamo arrivate praticamente all’ora di apertura dei negozi, ed il centro commerciale era tutto per noi.
Vorrei spendere qualche parola sull’architettura dell’Outlet, che si autoproclama “spazio architettonico a misura d’uomo”. A me è sembrato una città fatta con la lego, non certo uno spazio architettonico. In pratica è un’imitazione in piccolo ed esclusivamente estetica dell’architettura tradizionale toscana, ma non riesce ad essere architettura, al massimo una scenografia.
L’Outlet cerca di imitare la struttura urbana, ci sono le piazze, le stradine, le casette in linea con le finte piccionaie, i loggiatini, uso e abuso di decorazioni a graffito, un rigagnolo con tanto di ponticelli, ma sa tutto di copia, di falso.
È uno shopping center mascherato da città, che vorrebbe eliminare il senso di alienazione tipico degli shopping mall (effetto lost-in-the-supermarket) dando l’illusione di una città ideale e idealizzata.
Dopo questo piccolo trattato di sociologia urbana mi ritrasformo in una normale ragazza a caccia di shopping in offerta.
I negozi sono tantissimi, circa 100, di grandi marche famose e solitamente costose, soprattutto di abbigliamento e accessori (Prada, D&G, Guess, Furla, Fornarina, Belstaff, Fendi, Guru, Calvin Klein…) ma anche di profumeria, intimo, biancheria per la casa, articoli sportivi…
Gli sconti vanno dal 30% al 70% , e sui cartellini viene indicato il prezzo standard ed il prezzo outlet.
Alcuni negozi hanno offerte veramente invitanti, anche se spesso il prezzo intero è talmente alto che anche con lo sconto del 50% non sono alla mia portata. Le offerte più interessanti le ho trovate al negozio della Pupa, Marlboro Classic e Golden Lady. Delusione da Douglas e anche al negozio Fornarina invece delusione, le scarpe care sono e care rimangono. Ci sono diversi negozi di intimo, ma quasi tutti hanno taglie o da puffetta o da donna cannone, scordatevi le misure tra la seconda e la quinta.
Ho sentito la mancanza di marche di abbigliamento più popolari (non grandi firme), visto che io non impazzisco per le griffes, sia per i prezzi che per lo stile, vedevo loghi dappertutto, ma è possibile che le grandi marche di moda assumano grandi stilisti per schiaffare un logo ovunque? Bello sforzo… comunque, se impazzite per borse, scarpe e abiti tempestati di loghi griffati questo è il posto che fa per voi.
Per i golosi vorrei segnalare la presenza del negozio della Lindt! Nell’Outlet ci sono anche un paio di bar e un ristorante, e addirittura un trippaio! Sicuramente messo lì perché fa tanto vera Toscana, ma sulla bontà del lampredotto non garantisco.
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